vi siete mai fermati a pensare a quanto il modo in cui si comunica possa influenzare la vita? Le parole che si scelgono, il tono con cui si parla, le frasi ripetute in maniera automatica senza accorgersi più di tanto. Tutto questo costruisce, giorno dopo giorno, la qualità delle nostre relazioni, la percezione che si ha di se stessi e la direzione dei pensieri. Eppure, raramente ci soffermiamo ad ascoltare davvero come comunichiamo. Lo facciamo in automatico, con abitudini apprese nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella società. Sono schemi che pian piano si sono consolidati e ci accompagnano sempre e che, senza che ce ne rendiamo conto, possono diventare dei limiti. È qui che entra in gioco il mentoring: un percorso che indica e guida verso un modo di comunicare con consapevolezza, autenticità e presenza. La comunicazione è come uno specchio, ogni parola che pronunciamo è uno specchio: riflette il nostro modo di pensare, di percepire la realtà, di stare in relazione con gli altri. Durante un percorso di mentoring, la comunicazione diventa il filo conduttore di un processo di crescita profonda. Il dialogo tra mentor e mentee è uno spazio sicuro, in cui le parole si vestono di significato. Si impara ad ascoltare davvero, a riconoscere i propri automatismi ed i propri schemi comportamentali e a comprenderne l’origine: da dove arrivano, cosa sono serviti a proteggere, a coprire ed in quale misura ci impediscono di esprimere realmente chi siamo. Spesso scopriamo che comunichiamo come abbiamo imparato a fare: ripetendo modelli familiari o sociali, parole che non ci appartengono più ma che continuiamo a usare per abitudine. Alcune abitudini sono diventate un linguaggio automatico e consolidato, concetti che usiamo per rassicurarci, altri per difenderci, altri ancora per sentirci accettati. Nel tempo, queste parole diventano strutture mentali, schemi di pensiero e comportamento che guidano la nostra vita. Il mentoring aiuta a fare luce su questi meccanismi attraverso il dialogo come strumento di trasformazione. Attraverso il confronto e l’ascolto, insieme al mentee si inizia a riconoscere come certe espressioni riflettano paure, convinzioni e ruoli. Passo dopo passo, si può scegliere di utilizzare parole nuove, più aderenti alla propria verità, più rispettose di sé e degli altri. Non si tratta di ricevere consigli o istruzioni, ma di vivere un dialogo trasformativo, dove l’ascolto è la chiave. Il mentor non impone risposte ma accompagna, attraverso domande mirate e uno spazio di confronto autentico, aiuta il mentee a vedere nuove prospettive, a cambiare il modo di pensare, a trasformare la comunicazione in un atto di consapevolezza, in un reciproco scambio dove entrambi evolvono, perché ogni conversazione significativa lascia un segno. Cambiare il modo in cui comunichiamo significa trasformare il nostro modo di vivere. Quando impariamo a esprimerci con chiarezza, ad ascoltare senza giudizio, a usare le parole per creare invece che per difenderci, tutto intorno a noi cambia: le relazioni diventano più autentiche, il lavoro più fluido, la mente più leggera, insomma uno strumento di libertà. Una riflessione per chi vuole mettersi in gioco: "Se senti che il tuo modo di comunicare a volte ti limita, o se desideri imparare a dialogare con più autenticità e ascolto, il mentoring può essere una bellissima strada da esplorare. Perché non si tratta solo di imparare a dire le cose, nel modo giusto, ma di scoprire chi sei davvero oltre gli schemi che usi ogni giorno."